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Venezia – Monza 3-0

28 settembre 2008

Marcatori: 10′ pt Malatesta, 12′ st Malatesta, 17′ st Poggi (rig.)

Esu

Gioia e spettacolo arancioneroverdi (foto Veronica Bandolin)

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Campionato Lega Pro Prima Divisione 2008-2009

5a giornata, girone A

Stadio Pierluigi Penzo, Venezia

28 settembre 2008, ore 15:00

Arbitro: sig. Aldo Tramontina di Udine

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VENEZIA (4-3-2-1): Aprea; Semenzato, Lebran, Gardella, Anderson (28′ st Tricoli); Drascek, Bono, Fornaio (8′ st Corradi); Collauto, Poggi (22′ st Momentè); Malatesta.

A disposizione: Lotti, Galuppo, Rebecca, Ibekwe.

All.: Michele Serena

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MONZA (4-5-1): Rossi Chauvenet; Vicari, Teani, Puleo, Scanu; Iacopino, Menassi (17′ pt Pizza), Quadri, Boregese (1′ st Iacoponi), Alberti (18′ st Savoldi); Torri.

A disposizione: Bindi, Bruscagin, Capocchiano, Cesaretti.

All.: Dario Marcolin

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Note: spettatori 2500 circa; ammoniti: Drascek; Puleo; recupero: 2′ pt; 2′ st.

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VENEZIA – Solo Venezia. Una partita dominata in lungo in largo da grande squadra. Una squadra che crea molte occasioni, segna ben 3 goal e soprattutto mantiente costantemente il possesso di palla, facendola girare di qua e di la tra i suoi giocatori, proprio come fanno le grandi squadra. Malatesta inizia a dimostrare la sua fama di goleador e segna una doppietta; Paolino Poggi, poi, sembra non voler smettere di porre il proprio sigillo su ogni gara del Venezia. Ma più che ai singoli, il merito va dato a tutta la squadra che ha giocato in maniera encomiabile in tutti i reparti e per tutta la gara perchè, anche dopo il terzo goal, le occasioni da rete per i veneziani sono fioccate a ripetizione.

Il Venezia chiude alla grande un periodo di crisi durato in definitiva una sola settimana. Dopo Reggio Emilia sembrava la posizione in classifica rispecchiava gli obiettivi di salveza dichiarati ad inizio stagione, seppure diffusa era la convinzione che, per quanto visto, questa squadra aveva qualità di gioco per poter ambire a qualcosa in più. E il Venezia oggi ha dimostrato che, senza particolari ambizioni e con umiltà, diverte e segna in quantità.

Serena disegna una squadra camaleontica che gioca ora con una punta, Malatesta, e con i due senatori, Collauto e Poggi, in rifinitura, ora con il secondo di questi a fare tandem col romano in avanti e il capitano sulla tre quarti, ora con un 4-4-2 più classico con il numero 7 della Giudecca sulla destra e Fornaio leggermente più largo a sinistra. Il Venezia fa dell’assenza di riferimenti una delle sue armi migliori e penetra la difesa monzese a più riprese, partendo prevalentemente dalle fasce e con diversi giocatori. Uno di questi è il terzino Semenzato, come al solito molto propositivo, che già al quinto impegna l’ex Rossi Chauvenet con un tiro da fuori su tocco di Collauto dalla bandierina.

Il pubblico del Penzo vede la squadra partire con il piede giusto e spera non si tratti di fuoco di paglia. E così effettivamente non è: Semenzato ruba palla a Borgese e si proietta nuovamente verso la porta monzese, scaricando poi un tiro dai 18 metri, sul quale interviene Malatesta in scivolata al limite dell’area piccola, deviando con il sinistro la palla nel sacco. Siamo appena al 10′ minuto e il Venezia può già dire di aver segnato in tutte e cinque le gare di questo inizio campionato.

Il Monza prova allora ad abbozzare una naturale reazione: azione sulla destra con Menassi che serve Iacopino il cui tiro, però, finisce in curva sud. I biancorossi palesano quindi difficoltà in fase offensiva e, ancor prima, in impostazione, merito dell’attentissima retroguardia veneziana, con Gardella oggi a sostituire l’acciaccato Galuppo, nonchè del filtro fatto dai centrocampisti.

Al 17′ è Poggi a provarci con una punizione a giro dalla destra, ma il suo sinistro termina di poco fuori. Il Venezia prosegue mantenendo il possesso palla con in cambina di regia un Bono sempre più completo: il centrocampista bresciano, tradizionalmente interditore, si sta dimostrando, partita dopo partita, abilissimo anche nell’impostare. Al 26′ è ancora Malatesta a sfiorare il secondo goal con una bellissima girata al volo su cross teso di Anderson. Poi, nel giro di cinque minuti, Collauto si rende protagonista prima tirando in porata da una ventina di metri (parata di Rossi), successivamente crossando in area per Poggi che, a pochi passi dalla porta, manca la deviazione vincente. Tra le due occasioni una timida iniziativa brianzola con un cross dalla sinistra di Iacopino sul quale però non arriva il colpo di testa di Torri. Ma il finale di tempo è ancora di marca arancioneroverde con un tiro di Poggi bloccato da Rossi e una conclusione di Malatesta a lato.

Si passa alla ripresa e il Venezia riprende la partita da dove l’aveva lasciata. Dopo appena cinque minuti Collauto scaglia un gran rasoterra respinto centralmente da Rossi, con Malatesta che si avventa sulla palla e la calcia fuori in pallonetto da posizione ravvicinatissima. Serena sostituisce quindi Fornaio con Corradi, schierato largo a sinistra. Poco dopo il neo entrato va sul fondo e crossa millemetricamente per Malatesta che, sul secondo palo, sovrasta il suo diretto marcatore e insacca di testa per il raddoppio arancioneroverde. Sulle ali dell’entusiasmo il Venezia non si arresta più e ancora Corradi, quasi in fotocopia, crossa da sinistra per Poggi, che viene cinturato da Teani: rigore che il golden boy di Sant’Elena calcia e realizza alla destra del frastornato Rossi.

Gara virtualmente chiusa e allora Serena fa giocare Momentè prima, al posto di Poggi, e Tricoli poi, che rileva Anderson e colleziona così la sua prima presenza in campionato. Al 24′ della ripresa l’unico tiro in porta dei biancorossi arriva sugli sviluppi di una palla inattiva, ma il colpo di testa di Scanu è fiacco e viene raccolto senza problemi da Aprea. Il finale è tutto per i lagunari a fronte di un Monza demoralizzato e, per giunta, in 10 dal 27′ della ripresa per l’infortunio di Iacopino a cambi esauriti. Momentè deve ancora segnare in maglia arancioneroverde e oggi, in quel quarto di gara messo a sua disposizione, è stato tanto sfortunato quanto bravo. Pochi minuti dopo il suo ingresso l’attaccante di Eraclea stacca in aria su cross dell’instancabile Semenzato e schiaccia con forza verso la porta, ma è bravo Rossi a parare. Collauto, poi, tira dalla destra con incredibile potenza da una ventina di metri, ma la palla sibila di poco fuori sul lato sinistro della porta monzese. A seguire lo imita Drascek, ma il suo fendente dai 25 metri finisce appena sopra la traversa. Sul finale è ancora Momentè a calciare fuori con un tiro al volo. Il Venezia si porta a due punti dalla zona play-off e potrà contare su un altro turno casalingo domenica prossima, avversario di turno la Pro Patria capolista. Quale migliore occasione.

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